Il recente decreto Renzi denominato ”Sblocca Italia” si presenta come il corpo mortale al territorio, alla tutela della salute ed alla lotta all’inquinamento. In nome del debito e dei vincoli europei Renzi svende il nostro territorio ai corrotti, alle banche, alle multinazionali ed alla criminalità organizzata immolandola in nome della “crescita” idolatrata a danno della vita e del futuro dei giovani. Addio bene comune “mare pulito” molisano! Si introduce la libertà di prospezione e di ricerca di idrocarburi, con buona pace della subsidenza che, nel caso di estrazioni “sperimentali” in mezzo al mare, deve essere accertata a posteriori : se si verifica una subsidenza, ci si deve fermare; se non emerge un fenomeno del genere, i programmi sperimentali della durata di 5 anni possono essere prolungati di altri 5.
Addio lotta all’eolico selvaggio: semplificazioni in materia di paesaggi tutelati (art.18 e 19): con la scusa della piccola dimensione gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili non sono più soggetti alla autorizzazione paesaggistica. Si tratta di una norma incostituzionale atteso che, come è noto la tutela del paesaggio prevale nei confronti di ogni altro interesse ancorché economico: distruggere un paesaggio tutelato è facile, basta davvero poco e il nostro Bel Paese ha subito fin troppe manomissioni senza che ad esse si dovessero aggiungere quelle facilitate da Renzi (che del resto detesta le Soprintendenze). Ritorna in grande spolvero il silenzio assenso, fonte di ogni possibile corruttela, molto apprezzato dai mascalzoni di ogni risma che non rischiano nulla, non dovendo firmare nessun atto amministrativo essendo sufficiente fare passare un po’ di tempo e ogni intervento è assentito automaticamente semplicemente ponendo la richiesta in fondo alla pila di quelle depositate.
Addio lotta all’interramento di rifiuti nocivi e pericolosi! Desta enorme preoccupazione l’articolo riguardante le terre e rocce di scavo (art.12). Viene consentito di celare nelle terre provenienti da scavi ogni tipo di velenoso inquinante. Il fatto che reimpiegando le terre e le rocce di scavo in interventi infrastrutturali anche lontani consenta di non considerarle più rifiuto desta ogni tipo di preoccupazione: nessuno avrà più il diritto di controllare un materiale che non è più rifiuto, nessuno dovrà più tracciarlo e potrà essere portato ovunque. Le conseguenze sono facilmente immaginabili. I Casalesi ringraziano sentitamente.
Addio alla tutela dell’aria e alla raccolta e riciclaggio di rifiuti! Forza con gli inceneritori (art.15). I sindaci impegnati a ridurre i rifiuti nel loro territorio e conseguentemente, se dotati di inceneritore, intenzionati a ridurre progressivamente le quantità da incenerire vedono le loro politiche andare in fumo : il governo farà un suo piano nazionale e definirà gli inceneritori esistenti ( e quelli previsti ) strategici e quindi che dovranno funzionare a pieno regime, mandando in soffitta ogni proposito di azione virtuosa. Ai cittadini che si impegnano a fare riciclo e raccolta differenziata viene dimostrato che i loro sforzi sono vani, i loro polmoni continueranno ad essere inquinati per i rifiuti che vengono da altrove, distruggendo in un sol colpo il principio della autosufficienza territoriale alla base di ogni pianificazione in materia di rifiuti. Un’analisi puntuale delle norme del famigerato decreto la cui approvazione – se dovesse avvenire – darebbe un colpo mortale all’integrità fisica, all’identità culturale, alla vivibilità e alla bellezza dell’Italia.
Più che di “Sblocca Italia” dovremmo parlare di “Svendi Italia”. Ci chiediamo ancora una volta come potrà essere firmato dal Capo dello Stato un decreto del genere, del tutto privo dei necessari requisiti di necessità ed urgenza e contenente materie del tutto disomogenee. Ormai è prassi: questo Governo opera solo attraverso decreti legge che hanno carattere ordinamentale, sottrae materie di competenza parlamentare alla discussione e approva ogni provvedimento facendo ricorso alla fiducia, introducendo così di fatto la più grave riforma costituzionale, trasformando le camere in semplici ratificatrici delle decisioni dell’esecutivo. In più, come se non bastasse, introduce norme in contrasto con la Costituzione. Dopo aver chiuso gli ospedali, scuole, i tribunali, Corte d’Appello, inquinato il territorio, abbandonata ogni politica di valorizzazione turistica basato sul bellezze del mare, dei fiumi, delle colline e delle montagne con valorizzazione dei borghi e delle comunità in via di estinzione, l’Italia sarà colonizzata dalle potenze senza scrupoli facendo morire definitivamente ogni barlume di democrazia degli Enti Locali. Ma questo Renzi l’aveva detto? E Frattura? E Sbrocca? Noi da che parte stiamo?
*a cura del Forum dei territori molisani (già pubblicato su termolionline.it)
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