“FORZA VECCHIA”

Appello a tenere alta la guardia


La democrazia centrata sui media e sullo spettacolo gioca brutti scherzi e ci ha abituati allo stravolgimento del senso delle parole. Venerdì 7 Febbraio, infatti, una “forza” politica che si autodefinisce “nuova” ha organizzato, in un noto locale nei pressi di Termoli, un incontro in vista delle prossime elezioni europee con il suo leader nazionale Roberto Fiore.

Ci domandiamo cosa abbia di nuovo una forza che predica la difesa della famiglia tradizionale in barba ai diritti civili delle coppie omosessuali, che sostiene l’esigenza di un rimpatrio “umano” dei migranti per ripristinare una presunta identità nazionale – in nessun luogo come in Italia frutto di un processo imposto con la violenza e la ragione del più forte – che vorrebbe il ripristino delle corporazioni per assicurare la pace sociale, cioè eliminare definitivamente il conflitto di classe, che difende i Patti lateranensi del 1929, frutto della dittatura fascista che riconosceva nella religione cattolica la guida spirituale del popolo italiano.

La nostra Repubblica nasce laica, democratica ed antifascista. È bene che questi valori continuino ad essere affermati con forza, poiché che la democrazia è un orizzonte verso il quale tendere e non un dato di fatto, acquisito una volta per tutte. Nell’Europa drammaticamente segnata dalla crisi, il risorgere di nazionalismi e populismi rappresenta il sintomo di un corpo profondamente malato, al quale i sedicenti movimenti politici come “Forza” Nuova in Italia ed Alba Dorata in Grecia vorrebbero prescrivere la medicina dell’esclusione del diverso e dell’autoritarismo. Perciò non bisogna, mai, abbassare la guardia contro queste forze della restaurazione che potrebbero, facendo leva sul rancore e la rabbia diffusi, riprodurre i mostri della xenofobia e dei totalitarismi di estrema destra da cui i popoli europei si sono liberati al costo di milioni di vite umane.

Non sprecheremo altre parole, che comunque non basterebbero per esprimere a pieno il nostro sdegno e il nostro rifiuto verso queste ideologie ed i loro nostalgici seguaci.

Invitiamo, in ogni caso, tutte le forze politiche locali democratiche e progressiste che si riconoscono nei valori solidi dell’antifascismo, della democrazia e della laicità a vigilare costantemente, affinché questi personaggi non abbiano alcuna legittimità di parola e di azione politica nei nostri territori.

Siamo per un’Europa meticcia, laica, solidale, anticapitalista, che riporti il conflitto sociale ad essere motore della storia e del progresso, antiviolenta e contro ogni forma di guerra del capitale e di discriminazione, diretta e indiretta. Affermare con forza il nostro rifiuto delle ideologie della estrema destra, in Italia come in Europa, significa lottare contro il germe dell’ignoranza che produce il mostro dell’autoritarismo.

Termoli, 10 febbraio 2014

 

R@p (Rete per l’autorganizzazione popolare) Molise

Partito della Rifondazione Comunista del Molise

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