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Informati. Partecipa. Diffondi.
Educa te stesso/a tramite libri affidabili. Per esempio libri dello storico israeliano Ilan Pappe (Pulizia etnica della Palestina), Edward Said (La questione della Palestina).
Educa te stesso/a attraverso siti web e diffondi. Per esempio:in italiano: www.nena-news.it. In inglese: http://electronicintifada.net/
→ Partecipa alle iniziative promosse dai gruppi locali e organizza incontri informativi e campagne con le associazioni, la parrocchia, il sindacato, partito di cui fai parte.
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Embargo militare
Chiediamo ai governi di interrompere le forniture di armi e il supporto militare a Israele. L’Italia è il principale esportatore europeo di armi verso Israele, e permette anche all’aviazione israeliana di esercitarsi in Sardegna.
– Firma la petizione “Stop Arming Israel”→ http://www.bdsmovement.net/stoparmingisrael– Chiediamo che si interrompa ogni forma di cooperazione militare e soprattutto le esercitazioni nei cieli italiani → http://www.change.org/it/petizioni/francesco-pigliaru-no-alla-presenza-dell-esercito-israeliano-in-sardegna
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Boicotta i prodotti delle società israeliane o aziende internazionali complici dell’occupazione
“L’interruzione del commercio con il Sudafrica da parte di multinazionali coscienziose negli anni ’80 fu in definitiva una delle leve principali che misero in ginocchio lo stato di apartheid. Senza spargimenti di sangue. […] Coloro che continuano a fare affari con Israele, che contribuiscono a dare un senso di ‘normalità’ alla società israeliana, stanno facendo un danno ai popoli di Israele e Palestina. Essi contribuiscono a perpetuare una situazione profondamente ingiusta. Coloro che contribuiscono al temporaneo isolamento di Israele stanno dicendo che Israeliani e Palestinesi hanno entrambi il diritto alla dignità e alla pace”. Desmond Tutu, Arcivescovo Sudafricano
Negli ultimi anni lo Stato d’Israele ha accentuato una politica di segregazione e repressione nei confronti dei palestinesi che in molti hanno definito peggiore dell’apartheid sudafricana. Nel luglio 2005 oltre 170 organizzazioni della società civile palestinese hanno rivolto alla coscienza civile del mondo democratico un appello a fare contro Israele quello che fu fatto contro l’apartheid in Sudafrica: boicottaggi, disinvestimenti e sanzioni (BDS).
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Sodastream: Ditta israeliana che si spaccia per “ambientalista”, mentre la sua principale fabbrica di produzione sta in una colonia costruita illegalmente nei Territori palestinesi occupati. Sodastream vende gasatore per l’acqua frizzante dal rubinetto, macchine industriali per bar e ristoranti e tecnologia per le case dell’acqua comunali. Parla con i bar e ristoranti nella tua città, assicurati che le case dell’acqua del tuo comune non contengono tecnologia Sodastream, parla con i negozianti e rivenditori, fai conoscere la campagna.
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Prodotti agricoli: Le imprese israeliane che esportano prodotti agricoli sono tra i principali beneficiari della distruzione dell’agricoltura palestinese, operano all’interno ed esportano prodotti dalle colonie israeliane utilizzando terre e risorse idriche palestinesi rubate e beneficiano dell’assedio di Gaza.Alcuni dei prodotti e marche che si trovano in Italia sono: agrumi, pompelmi, (Mehadrin, Jaffa), datteri medjool (Mehadrin, Haidaklaim, King Solomon, Jordan River), frutta esotica, avocado, mango, melograni (Mehadrin, Kedem, Frutital, Sigeti, McGarlet), frutta secca. Controlla la provenienza della frutta esotica, parla con il fruttivendolo o la direzione del tuo supermercato per chiedere che vengano ritirati dalla vendita i prodotti provenienti dalle colonie illegali in territorio palestinese.
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Hewlett Packard (HP): Multinazionalechefornisce sistemi informatici al Ministero della Difesa israeliano e tecnologie per il controllo del movimento ai checkpoint a Gaza e in Cisgiordania. L’attrezzatura HP è usata dal sistema carcerario e dall’esercito israeliano, e l’azienda ha anche investito nello sviluppo tecnologico degli insediamenti illegali, prendendo parte al progetto Smart City ad Ariel.
- L’Oreal / The Body Shop: Quest’azienda di cosmetici e profumi è conosciuta per i suoi investimenti e le attività di produzione in Israele, compresa la produzione in Migdal Haemek, costruita sul terreno di un villaggio palestinese, Al-Mujaydil, vittima di pulizia etnica nel 1948. Nel 1998, un rappresentante dell’Oreal è stato premiato dal Primo Ministro israeliano Netanyahu per aver rafforzato l’economia israeliana.
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Farmaci TEVA (con la consociata DOROM): E’ una casa farmaceutica israeliana che appoggia il governo e ne sostiene la politica degli insediamenti. La TEVA e la DOROM producono generici e quindi le medicine portano il nome della sostanza che contengono (per la pressione, per il cuore, per le vie urinarie,ecc.) ma sulla scatola il marchio TEVA o DOROM compare sempre grande e leggibile.
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Accordo Acea-Mekorot
Il 2 dicembre 2013, durante il vertice Italia-Israele, l’Acea, principale operatore italiano nel settore idrico, e la Mekorot, società idrica nazionale di Israele, hanno sottoscritto un Memorandum d’intesa. La Mekorot, oggetto di una campagna internazionale di boicottaggio, non solo sottrae illegalmente l’acqua alle falde palestinesi ma fornisce l’acqua rubata alle colonie israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme est occupate.
- Firma la petizione che chiede all’Acea e il Comune di Roma di annullare l’accordo con la Mekorot
- Chiedi agli enti locali il cui servizio idrico è affidato a società partecipate da Acea (come Termoli) affinché si attivino per far ritirare l’accordo.
Info: bdsitalia.it – Gruppi locali: R@p Molise (rapmolise@autistici.org; su facebook Rap Molise); Pax Christi Molise; Rete di solidarietà con la Palestina e pace nel Mediterraneo Abruzzo/Molise; collettivo i mazzemarille. tel. 320 2355339.
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